Mattia Minghetti - Psicologo Infantile | Psicologia Clinica
Mattia Minghetti, Phd, Psicologo Infantile, Psicoterapeuta
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1 – Psicologia Clinica

La Psicologia Clinica comprende lo studio scientifico e le applicazioni pratiche in merito alla comprensione, alla prevenzione e all’intervento intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali.
In Italia, l’esercizio della professione, e delle attività di merito nell’ambito della psicologia clinica, è riservato per legge ai soli Psicologi, regolarmente iscritti all’albo professionale (cui si accede con 5 anni di studi universitari di Psicologia, 1 anno di tirocinio ed un Esame di Stato; L.56/89). Lo psicologo è infatti quel professionista della salute che utilizza strumenti conoscitivi e d’intervento in ambito psicologico (art. 1 L. 56/89) per finalità sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione in ambito psicologico (D.M. 17/05/2002).
Competenze principali della Psicologia clinica sono l’aspetto di valutazione Psicodiagnostica, e l’intervento Psicologico (non necessariamente Psicoterapeutico), volto alla gestione e al sostegno di molte forme di psicopatologia.

Valutazione Psicodiagnostica

La valutazione psicodiagnostica è un processo strutturato di conoscenza e comprensione del paziente (adulto, adolescente o bambino) che consente di ottenere informazioni sulla natura, l’entità, ed eventualmente le cause della problematica presentata. Il principale strumento di Valutazione Diagnostica è il colloquio clinico, coadiuvato, se il professionista lo ritiene necessario, da una valutazione testistica che completa e integra le informazioni raccolte durante i colloqui.
Il colloquio psicologico prevede un approccio olistico, in cui non ci si concentra sul sintomo, ma vengono accolti ed esplorati i vissuti, la storia e i problemi della persona, con lo scopo di individuare, all’interno della sua storia personale, i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici, che possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo o della condizione di sofferenza lamentata.
La finalità della diagnosi non è quella di dare “un’etichetta” al paziente, ma funge da guida e da criterio pragmatico sulla fattibilità del trattamento e si configura come proposta di un progetto terapeutico.
Per gli usi consentiti dalla legge possono essere rilasciate Relazioni Cliniche.

Supporto Psicologico

L’attività dello Psicologo Clinico si rivolge alla prevenzione primaria delle condizioni di disagio personale e relazionale e alla promozione del benessere psicologico e psicosociale. Una volta completato il percorso Psicodiagnostico, insieme al paziente può concordare un progetto terapeutico, che può declinarsi o in una Psicoterapia, oppure in un intervento psicologico di sostegno ad un disagio circostanziato. L’intervento psicologico prevede un percorso di sostegno al singolo, alla famiglia, alla genitorialità, al percorso scolastico, attraverso incontri cadenzati (solitamente settimanali) e può essere utile per creare uno spazio, diverso da quelli della vita di tutti i giorni, dove riferirsi, confidarsi e confrontarsi.

In cosa consiste la psicoterapia?

La psicoterapia è una professione di curatori laici di anime, i quali non hanno bisogno di essere medici, e non dovrebbero essere sacerdoti.
(Sigmund Freud)

Psicoterapia per adulti

La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica, che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità nella vita dell’individuo.
La psicoterapia ad indirizzo psicodinamico prevede un approccio olistico, basato sulla stretta relazione tra psicoterapeuta e paziente, grazie alla quale si cerca di esplorare la struttura dei conflitti responsabili dei sintomi. Lo psicoterapeuta assiste il paziente nella rielaborazione dei conflitti interiori, permettendo una miglior gestione degli effetti provocati da questi.
Per l’esercizio della Psicoterapia, è necessaria una specializzazione post-lauream di 4 o 5 anni, presso una scuola universitaria o una privata riconosciuta dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) e il conseguente inserimento nell’Elenco Speciale degli Psicoterapeuti, all’interno dell’Ordine degli Psicologi.

Adult Attachment Interview

L’Adult Attachment Interview (AAI) (George, Kaplan, Main, 1984-1996) è un’intervista semistrutturata composta da una serie di domande aperte che riguardano il rapporto della persona con le sue figure d’attaccamento a partire dall’infanzia. Lo scopo non è quello di ottenere una storia dettagliata, ma piuttosto di identificare la configurazione del pensiero relativa alle relazioni di attaccamento. L’intervista, la cui durata può variare dai 45 ai 90 minuti, è molto simile a un colloquio clinico, ma presenta caratteristiche superiori in termini di validità e attendibilità. In particolare l’AAI non sembra influenzata da variabili quali sesso, lingua (Inglese, Giapponese, Ebreo, Olandese, Svedese, Tedesco e Italiano), cultura e paese di origine. L’AAI è stata definita dai suoi ideatori “un tentativo di sorprendere l’inconscio”, in quanto mette il soggetto di fronte a richieste impreviste e al rischio di contraddizioni. Questo induce una quantità progressiva di stress in modo da attivare il sistema d’attaccamento e favorire la manifestazione di comportamenti legati agli schemi interiorizzati nei modelli operativi interni. L’intero colloquio viene video-registrato e successivamente trascritto in modo preciso, segnalando con accuratezza anche aspetti non verbali come silenzi, pause, balbettii e incertezze nell’eloquio. La valutazione, infatti, non tiene presente solo gli elementi di contenuto del dialogo, come la narrazione di eventi ed esperienze, ma anche l’espressione non verbale e i sistemi di memoria associati.