Mattia Minghetti - Psicologo Infantile | Piscologia scolastica
Mattia Minghetti, Phd, Psicologo Infantile, Psicoterapeuta
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3 – Psicologia Scolastica

In molti paesi d’Europa e in tutti i paesi Anglosassoni lo psicologo all’interno della scuola è un obbligo regolamentato da precise leggi in materia. Questo perché la scuola rappresenta un punto centrale nella formazione di qualunque persona ed è sede delle prime vittorie o dei primi fallimenti di ogni bambino. In quest’ottica lo Psicologo Scolastico agisce come prima linea di prevenzione del disagio, riconoscendo, dal suo osservatorio privilegiato, difficoltà e comportamenti anomali, e intervenendo prontamente.

In Italia specifiche leggi a riguardo ancora non ci sono, ciononostante la psicologia scolastica ha conosciuto un importante sviluppo negli ultimi anni, perché da un lato amministrazioni comunali attente si sono rese conto del bisogno e dall’altro si sono sviluppati corsi di laurea e specializzazioni sull’argomento, riconoscendo le specifiche competenze del mestiere.

Lo Psicologo Scolastico si occupa in particolare di fare osservazioni e interventi nelle classi, incontri con inseganti e sportello di ascolto per ragazzi e genitori.

I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo.
(Sigmund Freud)

Osservazione e interventi nelle classi

Nelle scuole materne e primarie si sviluppa la maggior parte della vita sociale di ogni bambino: poter entrare in questo contesto, libero da obblighi educativi e gestionali, è un privilegio proprio dello Psicologo Scolastico, che può valutare il benessere del gruppo classe e individuare segnali di disagio precoce nel singolo bambino.

Nelle ultime classi delle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado il compito dello Psicologo Scolastico passa da competenze osservative a modalità più “interventiste”, in cui possono essere progettati percorsi su tematiche evolutive, come il benessere scolastico, l’affettività e la sessualità, l’uso consapevole dei Social Network, la prevenzione alle dipendenze. In questo contesto l’intervento dello Psicologo Scolastico risulta molto più efficace rispetto a quello di un professionista esterno, pur adeguatamente preparato, che successivamente all’intervento non può rimanere nella struttura per rispondere a dubbi e problematiche che emergono; lo Psicologo Scolastico invece può spalmare l’intervento su tutto l’anno scolastico, anche attraverso lo sportello d’ascolto e gli incontri con gli inseganti.

Incontri con gli insegnanti

Porre attenzione alla vita scolastica dei bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla conclusione del percorso scolastico dovrebbe essere un dovere di ogni società: gli inseganti sono i professionisti deputati ad accompagnare i bambini attraverso questo percorso. Sfortunatamente a volte non ricevono un adeguato supporto. Lo Psicologo Scolastico organizza incontri con gli inseganti, sia per rendere conto delle tematiche emerse durante le osservazioni e gli interventi nelle loro classi, che per progettare insieme strategie di intervento e contenimento delle situazioni più complesse. Lo psicologo ha anche il ruolo di mediare con le altre realtà del territorio, come i Servizi Sociali, le Ludoteche, le realtà sportive, per attivare un importante lavoro di Equipe, al centro del quale ci deve essere la scuola.

Sportello d’ascolto per ragazzi

Per un adolescente ammettere di aver bisogno di aiuto è molto difficile, per un genitore rendersi conto di quali sono i problemi “ordinari” e quali “straordinari” in una età di così grandi cambiamenti. Uno spazio di ascolto all’interno della scuola, a cui poter accedere in modo anonimo e non giudicante, può aiutare il ragazzo a trovare uno spazio di confronto, per parlare con un professionista preparato. Questo spazio è ben diverso, sia fattualmente ma anche per come è percepito da ragazzo, rispetto allo studio di uno psicologo: non ha né finalità psicodiagnostiche, né propositi terapeutici. Si propone piuttosto come uno spazio di prevenzione, in cui il professionista può valutare in accordo col ragazzo se promuovere un intervento di rete e inviare lui e la famiglia verso un percorso specialistico.

Sportello d’ascolto per genitori

È uno spazio riservato a famiglie e docenti, con uno psicologo in grado di accogliere le richieste di genitori che necessitano di una chiarificazione e di un sostegno su situazioni educative difficili. L’obiettivo è quello di valorizzare e rafforzare le funzioni e le capacità educative, non concentrandosi solo sul problema, ma valorizzando le risorse disponibili all’interno del contesto e della famiglia. Questo spazio è completamente diverso, sia per setting che per dinamiche, rispetto ad un intervento psicologico: non ha né finalità psicodiagnostiche, né propositi terapeutici. Si propone piuttosto come uno spazio di prevenzione, in cui il professionista può valutare in accordo con la famiglia se limitarsi a consigli psico-educazionali, oppure avviare un intervento di rete e inviarli verso un percorso specialistico.

Tematiche educative

La difficoltà di essere genitore

Può dormire nel lettone con mamma e papà? Può guardare la TV mentre mangia? Possiamo usare il tablet per farlo stare seduto in pizzeria? Può andare a letto dopo la mezzanotte? Teoricamente la risposta a queste domande è “No”, ma spesso la teoria si scontra con la realtà e dopo una lunga giornata di lavoro è difficile riuscire ad imporsi con un figlio pieno di energie e si è disposti a scendere a compromessi poco “educativi”. D’altronde fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo e avere una ricetta è impossibile. Però è possibile confrontarsi con altri genitori e con professionisti per crescere insieme.